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Reality (2012)

Regia: Matteo Garrone
Sceneggiatura: Maurizio Braucci, Ugo Chiti, Matteo Garrone, Massimo Gaudioso
Interpreti: Aniello Arena, Loredana Simioli, Claudia Gerini, Ciro Petrone, Nunzia Schiano, Nando Paone, Graziella Marina, Paola Minaccioni, Rosaria D'urso, Giuseppina Cervizzi, Vincenzo Riccio, Salvatore Misticone
Fotografia: Marco Onorato
Montaggio: Marco Spoletini
Musiche: Alexandre Desplat
Produzione: Fandango, Archimede, Rai Cinema
Distribuzione: 01 Distribution
Paese: Italia 2012, Colore, 115'

 

Film "Made in Italy" della rassegna 2013 di Cinema!Italia!  

Sinossi: Luciano è un pescivendolo napoletano che per integrare i suoi scarsi guadagni si arrangia facendo piccole truffe insieme alla moglie Maria. Grazie a una naturale simpatia, Luciano non perde occasione per esibirsi davanti ai clienti della pescheria e ai numerosi parenti. Un giorno, spinto dai familiari, partecipa a un provino per entrare nel "Grande Fratello". Da quel momento la sua percezione della realtà non sarà più la stessa.

Rassegna Stampa

Si applaude con un certo sollievo il nuovo bel film di Matteo Garrone, Reality, il solo italiano in concorso, che arriva a Cannes quattro anni dopo il sorprendente Gomorra (dal libro di Roberto Saviano) che qui aveva vinto il Gran Premio della Giuria. «Il successo può provocare una catastrofe, cioè un film sbagliato, nato da un nuovo assurdo senso di onnipotenza», dice il regista, e per questo ha aspettato tanto prima di rimettersi al lavoro. Lui non si è montato la testa, la catastrofe è stata del tutto sventata, Reality è un bel film riuscito, che si riallaccia con grande finezza alla nostra magnifica commedia all' italiana del passato, pur in tutta la sua attualità… Natalia Aspesi, La Repubblica

L’elicottero della Dolce vita vola ancora ma non trasporta più la statua del Redentore sopra la città santa, trasporta un povero cristo che «è rimasto sedici giorni nella casa del Grande Fratello». Dunque è un idolo, un semidio, il simbolo vivente di una religione scesa definitivamente dal cielo per trasferirsi nell’etere, che è una faccenda un po’ più alla portata di tutti. Il folgorante prologo di Reality si chiude così, con una citazione felliniana che condensa in pochi minuti mezzo secolo di storia… Fabio Ferzetti, Il Messaggero