Stampa

Cosmonauta (2009)

Regia: Susanna Nicchiarelli
Sceneggiatura: Susanna Nicchiarelli, Teresa Ciabatti
Fotografia: Gherardo Gossi
Scenografia: Stefano Cravero
Costumi: Alessandro Vannucci
Musica: Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo, Max Casacci
Produzione: Domenico Procacci für Fandango
Interpreti: Claudia Pandolfi (Rosalba), Sergio Rubini (Armando), Miriana Raschillà (Luciana), Pietro Del Giudice (Arturo), Susanna Nicchiarelli (Marisa), Angelo Orlando (Leonardo)
Italia 2009, 85 Minuti





Sinossi: Italia, anni Sessanta. Luciana ha 15 anni ed è comunista da quando era bambina. E' stato suo fratello maggiore, Arturo, fissato con l'Unione Sovietica e la conquista dello spazio, a trasmetterle la passione per la politica. Ed è nella sezione locale della FIGC (Federazione Italiana Giovanile Comunista) che Luciana fa tutte le esperienze fondamentali nella vita. Tuttavia lei è troppo impulsiva e spregiudicata, anche per i suoi compagni di partito, e si troverà a scontrarsi con il sessismo e i pregiudizi degli altri. Suo fratello Arturo, un tempo sempre presente, non le potrà essere accanto, ma Luciana troverà lo stesso la forza dentro di sé – e nell'ammirazione per la prima donna cosmonauta, Valentina Tereshkova – per andare avanti...

Rassegna Stampa

Film d'esordio di una regista di 34 anni, Susanna Nicchiarelli, con humour fanciullesco e un dottorato in filosofia, applaudito con calore al festival di Venezia, Cosmonauta sorprende per la libertà di tono, la leggerezza con cui fa dell'Italia degli anni '50 e '60 la tela di fondo per l'educazione sentimentale di una piccola ribelle di un quartiere di periferia di Roma. All'inizio la vediamo togliersi l'abito della comunione e scappare dalla chiesa, e la madre: "Perché mi fai questo?", "Perché sono comunista". Poi Luciana cresce, sempre venerando la memoria del babbo militante del PCI, la mamma si risposa con un uomo di destra, il fratello "ciccione" si scopre epilettico, i compagni le rubano le idee, ma a pomiciare portano borghesuccie più sveglie. Il tutto sorretto da immagini di repertorio, fra cover di canzoni d'epoca firmate Subsonica. Fabio Ferzetti, Il Messaggero