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In Grazia Di Dio (2014)

REGIA: Edoardo Winspeare
SCENEGGIATURA: Edoardo Winspeare, Alessandro Valenti, Anna Boccadamo
INTERPRETI: Barbara De Matteis, Laura Licchetta, Gustavo Caputo, Celeste Casciaro
FOTOGRAFIA: Michele D'Attanasio
MONTAGGIO: Andrea Facchini
PRODUZIONE: Saietta film
DISTRIBUZIONE: Good Films
PAESE: Italia 2014, Colore, 127'

 


Film "Made in Italy" della rassegna 2014 di Cinema!Italia! 

Sinossi: Finis Terrae. Leuca, il confine. Una famiglia che sta per perdere tutto. Quattro donne diverse tra loro ma legate in modo indissolubile alla natura e ai luoghi che amano più di qualsiasi altra cosa. La loro casa, la terra alla quale appartengono. La crisi economica sembra distruggere tutto, compresi i legami. Ma loro non ci stanno. C'è un modo per contrastare tutto ciò. C'è da guardare davvero a ciò che si possiede. I beni dei quali, a volte, il mondo si dimentica. Per sentirsi "in grazia di Dio".

 

Rassegna Stampa

Il futuro è donna. Forse non completamente, ma in buona parte, almeno da quanto emerge da "in grazia di Dio" del salentino/mitteleuropeo Edoardo Winspeare. Davanti all'obiettivo "attori per caso", compresa la moglie Celeste nel ruolo della protagonista Adele che vive con madre, sorella e la figlia ventenne, ma, paurosamente bella e ignorante. Siamo sul tacco d'Italia e la crisi impone ad Adele e suo fratello-socio di vendere la piccola impresa familiare e la casa. La soluzione è in campagna, un casolare "addomesticato" diventa la nuova dimora ma anche il luogo di rinascita... Anna Maria Pasetti, Il Fatto Quotidiano

Eccellente commedia in agrodolce dell'anglo-salentino Edoardo Winspeare, che, giocando astutamente in casa e aiutato da indispensabili sottotitoli, intreccia le storie di quattro donne della stessa famiglia. Strozzata dagli usurai, la fiera Adele e con l'inetto marito in carcere, si trasferisce in campagna dalla madre acqua cheta, con la scalpitante figlia e la sorella aspirante attrice. Un plauso a Celeste Casciaro, esordiente moglie del regista: perbacco, che brava...Massimo Bertarelli,  Il Giornale