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PARTITA DA AMBURGO "CINEMA!ITALIA!"


ROMA - 19 SETTEMBRE 2016 - E’ partita il 17 settembre dal cinema Metropolis di Amburgo la 19° edizione di Cinema! Italia! il tour di promozione del cinema italiano in Germania organizzato annualmente da Made in Italy con il contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, in collaborazione con la casa di distribuzione tedesca Kairos Filmverleih, rappresentata da Helge Schweckendiek, il quale ha sottolineato il crescente successo dell’iniziativa, che quest’anno coinvolge 34 città e 37 cinema, un risultato senza precedenti.

All’incontro di Amburgo erano presenti anche la direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura della città, Cristina Di Giorgio e, in rappresentanza dell’ICE di Berlino, Martin Schroeck. La manifestazione si è inaugurata con la proiezione de “La stoffa dei sogni” di Gianfranco Cabiddu (foto), che, ospite ad Amburgo, ha presentato il suo film al folto pubblico tedesco per poi discuterne al termine della proiezione.

Il film racconta la disavventura di una povera compagnia di guitti che si ritrova naufraga sull’isola dell’Asinara, insieme ad un gruppo di camorristi, i quali costringono il capocomico a fingere che anche loro siano attori. Per scoprire la verità, il direttore del carcere obbliga la compagnia a mettere in scena “La tempesta” di Shakespeare in una versione partenopea riscritta da Eduardo De Filippo. Proprio il connubio fra Skakespeare ed Eduardo, come l’ambientazione solare e marina, sono stati gli elementi maggiormente apprezzati dagli spettatori di Amburgo.

“L’idea del film – ha spiegato Cabiddu- è nata qualche anno fa, mentre visitavo l’isola dell’Asinara, dopo che era stato chiuso il carcere e l’isola era diventata un parco. Ma l’idea covava già dentro di me. Da giovane ho lavorato insieme al grande Eduardo De Filippo. Facevo il fonico e ho partecipato alla sua messa in scena della Tempesta di Shakespeare tradotta in napoletano. Quest’esperienza mi è rimasta impressa per tutti questi anni. Ho scelto l’isola dell’Asinara per il film perché è un pezzo di terra rimasta separata dal mondo per più di un secolo, quando c’era il carcere, dove sono stati mandati prigionieri della prima guerra mondiale, e poi camorristi, banditi sardi, etc. E’ stato un posto di dolore e di esilio, come quello in cui è recluso Prospero. Ma contemporaneamente è un luogo magnifico, quasi magico, con un paesaggio mozzafiato. L’isola stessa è un personaggio, con la sua storia e la sua vita”.