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Scialla (2011)

REGIA: Francesco Bruni
SCENEGGIATURA: Francesco Bruni
ATTORI: Filippo Scicchitano, Fabrizio Bentivoglio, Barbora Bobulova, Vinicio Marchioni
FOTOGRAFIA: Arnaldo Catinari
MONTAGGIO: Marco Spoletini
MUSICHE: Amir Issaa
PRODUZIONE: ITC Movie, in collaborazione con Rai Cinema
DISTRIBUZIONE: 01 Distribution
GENERE: Commedia
PAESE: Italia 2011, 95', Colore

 

Sinossi: Il quindicenne romano Luca, irrequieto, cresciuto senza un padre e inconsciamente alla ricerca di una guida, incontra Bruno, professore senza figli che ha lasciato l'insegnamento per rifugiarsi nell'apatia delle lezioni private. Bruno non è mai stato una guida neppure per se stesso ma la sua flemmatica quotidianità subisce un'improvvisa accelerazione quando l'uomo scopre che Luca è suo figlio. L'alunno ribelle ed il professore malinconico si trovano costretti ad una convivenza forzata che apre a ciascuno la misteriosa esistenza dell'altro.

 

Rassegna Stampa

Quasi un miracolo. Dal buio dei Soliti idioti alla luce di Scialla. Da un mare di parolacce senza tregua allo splendido confronto tra due generazioni. E pazienza se il botteghino non sarà altrettanto generoso. Davvero bravo l’esordiente Francesco Bruni, già affermato sceneggiatore di Vini, di Calopresti e perfino di Ficarra&Picone, e ovviamente autore di questo eccellente copione, a delineare con rapidi tocchi il mondo degli adotescenti e quello, lontanissimo, dei loro genitori... Massimo Bertarelli, Il Giornale

Francesco Bruni al suo debutto dietro la macchina da presa rivela d’essere un cineasta a tuttotondo. Già sceneggiatore ispirato e spesso ispiratissimo, confeziona adesso per il pubblico (dopo il favore generale raccolto alla Mostra di Venezia) una storia metropolitana al giusto punto di fusione tra presa realistica, perspicacia psicologica e personale estro romanzesco anche nel rifinire i personaggi secondari: «Scialla!», che nel gergo giovanile romanesco sta per stai tranquillo, calma, non t’agitare, è una di quelle pochissime commedie che allo stato delle cose meritano d’essere definite italiane anziché all’italiana... Valeria Caprara, Il Mattino

Ci sono film che parlano di mille cose usando un pugno di personaggi, storie che concentrano un mondo in pochi chilometri quadri, figure che abbiamo incontrato mille volte ma tornano di colpo nuove e vere come se non le avessimo mai viste prima. Il debutto da regista dello sceneggiatore Francesco Bruni è uno di questi film ambiziosi e modesti, nel senso migliore della parola, che rinverdisce la nostra commedia a forza di attenzione, invenzione, fedeltà al microcosmo che racconta e a tutto ciò che quel microcosmo rivela del nostro paese e delle sue tensioni irrisolte, con una capacità di farsi metafora che appartiene solo alle commedie più lievi e riuscite... Fabio Ferzetti, Il Messaggero

Sullo zainetto di Luca, il protagonista adolescente di Scialla, c’è scritto «verità per Stefano Cucchi». Ce l’ha fatto notare Francesco Bruni, il bravo sceneggiatore qui all’esordio come regista, e gliene siamo grati: anche noi spettatori di professione non notiamo, a volte, dettagli che regalano ai film una maggiore profondità. In questo caso, si conferma unavecchia realtà che a noi critici, di nuovo!, è quasi sempre sfuggita: la commedia è «il» genere che racconta l’Italia, è la forma narrativa che i nostri cineasti hanno nel Dna, è la cronaca cinematografica della nostra storia... Alberto Crespi, L'Unità