Stampa

Lea Massari - I film, le scelte

Roma 3 - 8 maggio 2005
Rassegna di film e convegno di studi presso sala "Trevi"

In collaborazione con Comune di Roma / Assessorato alla Cultura Centro Sperimentale di Cinematografia / Cineteca Nazionale Ministero per i Beni e le Attività Culturali 

 

 

 

Tra le attrici cinematografiche italialle degli ultimi decenni, Lea Massari è certamente una delle personalità più complesse da definire e approfondire. A scorrere la sua filmografia, infatti, si resta colpiti per il livello sempre alto delle sue prove d'attrice, ma anche per il rigore, la misura e la Iungimiranza delle sue scelte professionali (ha lavorato con Antonioni, Rosi, Zurlini, Risi, Taviani,Malle, Sautet e così via). Per non parlare delle sue prove televisive, tutte di altissimo livello (una indimenticabile Anna Karenina, la Signora di Monza nei promessi sposi, la Grusenka de I fratelli Karamazov, ecc.) e teatrali (è stata, fra l'altro, protagollista femminile della leggendaria prima edizione del Rugantino di Garinei & Giovannini, quella con Nino Manfredi, Aldo Fabrizi e Bice Valori). Pochissimi, praticamente quasi assenti, i film modesti o semplicemente banali, sistematicamente rifiutate le parti di routine, le concessioni puramente commerciali. C'è da rilevare, però, anche la sorprendente discontinuità di una carriera contrassegnata da pause prolungate, rifiuti, incomprensibili assenze dai set cinematografici.


Da una parte c'è certamente il carattere ombroso e schivo di Lea Massari, l'orgoglio (spesso malinteso) di chi conosce il proprio valore, una certa inquietudine scambiata per insoddisfazione, un perfezionismo ritenuto talvolta eccessivo, dall'altra c'è la tipica disattenzione (se non certe volte la superficialità) di una cinematografia come quella italiana, votata ad uno star system angusto e ripetitivo, quasi unicamente maschile, che ha portato a depauperare enormi potenzialità nel campo attoriale almeno femminile.
Il risultato è che il cinema italiano ad un certo punto ha smesso di offrire occasioni adeguate ad un'attrice del valore e della sensibilità di Lea Massari , ed il dialogo si è di conseguenza quasi del tutto interrotto. Diverso il caso del cinema francese, non a caso tradizionalmente più attento a coltivare e valorizzare le attrici, che ha invece continuato ad aprire le porte alla Massari, offrendole ruoli ambiziosi, difficili, talvolta addirittura estremi (come la madre incestuosa di Soffio al cuore di Luis Malle). Nata a Roma nel 1933, Lea Massari ha esordito giovanissima nel cinema e quasi subito dalla "porta principale". Dopo una apparizione in Proibito (1954) di Mario Monicelli, è la protagonista femminile, nel 1957, di un film molto interessante di Renato Castellani, I sogni nel cassetto. La sua bellezza aggressiva e dolce insieme, il suo temperamento, la sua intensità, si impongono all'attenzione del pubblico e degli addetti ai lavori. La sua carriera sembra ormai avviata ad altissimi livelli. Interpreta il personaggio di Anna in L'avventura (1960) di Michelangelo Antonioni, è la moglie borghese e in soddisfatta di Alberto Sordi in Una vita difficile (1961) di Dino Risi, è una credibile popolana nel film corale Le quattro giornate di Napoli (1962) di Nanni Loy, è tra le protagoniste di Le soldatesse (1965) di Valerio Zurlini. La leggenda di un'attrice esigente e dal carattere difficile, la sua personalità forte, il rigore manifestato sul set e nei rapporti di lavoro, fanno però sì che le offerte di qualità curiosamente comincino a diradarsi, quasi che il cinema italiano avesse soggezione di un'attrice intensa e inquieta, fuori dagli schemi abituali.


E' il cinema francese ad offrirle invece le possibilità più interessanti (tra gli altri film, Les choses de la vie di Claude Sautet con Michel Piccoli, L'insoumis di Alan Cavalier con Alain Delon, La corsa della lepre attraverso i campi di René Clement con Jea n-Louis Trintignant e Robert Ryan, Un battito d'ali dopo la strage di Pierre Granier Deferre con Yves Montand, Soffio al cuore di Luis Malle, Le femme en bleu di Michel Deville, Le divorcement di Pierre Barouh e tanti altri). Raramente il cinema italiano si ricorda di lei, e ogni volta si tratta però di incontri preziosi, che lasciano il segno: La prima notte di quiete (1972) di Valerio Zurlini ancora con Alain Delon, Allonsanfan (1974) dei fratelli Taviani con Marcello Mastroianni, Cristo si è fermato ad Eboli (1978) di Francesco Rosi con Gian Maria Volonté, Segreti segreti (1985) di Giuseppe Bertolucci, in cui Lea Massari interpreta con commossa intensità un indimenticabile ruolo di madre. L'iniziativa proposta da Made in Italy, in collaborazione con il Comune di Roma e il Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale, " Lea Massari - I film, le scelte", nel ripercorrere e approfondire una carriera cinematografica comunque esemplare per la qualità delle scelte e dei risultati, è anche l'occasione per una ulteriore utile riflessione su certe caratteristiche produttive e artistiche del cinema italiano, visto in alcune delle sue punte più alte (cinema d'autore, commedia, cinema civile), ma anche nelle occasioni mancate, nelle potenzialità non messe a frutto. Sarà anche l'occasione per approfondire alcuni temi di grande attuaIità: star system e lavoro attoriale, rapporto registi attori e casting, coproduzioni.

Film della RASSEGNA

Martedì 3 maggio

  • Ore 21.00: "Soffio al cuore" (Le souffle au coeur, 1971) di Luis Malie - 119'

Mercoledì 4 maggio: "Famiglie"

  • Ore 17.00: "I sogni nel cassetto" (1956) di Renato Castellani - 107'
  • Ore 19.00: "Foto ricordo" (Le divorcement, 1978) di Pierre Barouh - 90'
  • Ore 21.00: "La prima notte di quiete" (1972) di Va lerio Zurlini - 130'

Giovedì 5 maggio: "Storie Italiane"

  • Ore 17.00: "Le quattro giornate di Napoli" (1962) di Nanni Loy - 110'
  • Ore 19.00: "Una vita difficile" (1961) di Dino Risi - 118'
  • Ore 21.00: "Cristo si è fermato a Ebol i" (1979) di Francesco Rosi - 150'

Venerdì 6 maggio: "Rivoluzioni"

  • Ore 17.00: "I sogni muoiono all'alba" (1961) di Indro Montanelli - 92'
  • Ore 19.00: "Allonsanfan" (1974) di Paolo e Vittorio Taviani - 115'
  • Ore 21.00: "Antonio Gramsci: i giorni del carcere" (1977) di Lino Del Fra - 130'

Sabato 7 maggio: "Incontri Francesi"

  • Ore 17.00: "Un battito d'a li dopo la strage" (Le fi ls, 1972) di Pierre Granier-Deferre - 110'
  • Ore 19.00: "L'amante" (Les choses de la vie", 1970) di Claude Sautet - 90'
  • Ore 21.00: "La corsa della lepre attraverso i campi" (La course du lièvre à travers les champs, 1972) di René Clément- 122'

Domenica 8 maggio: "Donne"

  • Ore 17.00: "Una giornata balorda" (1960) di Mauro Bolognini - 84'
  • Ore 19.00: "Segreti segreti" (1985) di Giuseppe Bertolucci - 93'
  • Ore 21.00: "L'avventura" (1960) di Michelangelo Antonioni 133'

CONVEGNO

  • Gianni Borgna - Assessore alla Cultura Comune di Roma
  • Sergio Toffetti - Cineteca Nazionale

RELAZIONI

  • Patrizia Carrano - La leonessa Massari
  • Enrico Giacovelli - I sogni fuori dal cassetto
  • Mario Sesti - Ad un soffio dal cuore

INTERVENTI

  • Erika Blanc
  • Massimo Ghini
  • Francesco Rosi
  • Lina Sastri