Stampa

Il vento fa il suo giro (2007)

Regia: Giorgio Diritti
sceneggiatura: Giorgio Diritti, Fredo Valla
fotografia: Roberto Cimatti
musica: Marco Biscarini, Daniele Furlati
montaggio: Edu Crespo, Giorgio Diritti
Interpreti: Thierry Toscan (Philippe), Alessandra Agosti (Chris), Dario Anghilante (Costanzo, il sindaco), Giovanni Foresti (Fausto), Emma Giusiano, Sergio Piasco.
Produzione: Simone Bachini, Mario Chemello, Giorgio Diritti per Arancia Film
durata: 110'.

 

 

 

Sinossi: Cherlasco è un paesino sulle Alpi Occitane italiane abitato ormai solo da persone anziane che sopravvivono grazie ad un po' di turismo estivo. Una ventata di novità arriva quando un ex professore francese vi si trasferisce con la sua famiglia per vivere da pastore e avviare un'attività casearia. I nuovi arrivati e la loro impresa risvegliano negli abitanti sentimenti contrastanti e l'integrazione si rivelerà difficile, addirittura drammatica.

Rassegna Stampa

"Fotografato meravigliosamente da Roberto Cimatti, sostenuto dalla sceneggiatura sapiente e ben ritmata di Diritti e Fredo Valla, interpretato dall'amichevole partecipazione dei locali e da quella più consapevole di alcuni attori (Alessandra Agosti e Thierry Toscan), l'esordio di Diritti commuove e incanta. Il vento fa il suo giro ha fatto diversi giri di vento, di festival e di mondo per potersi finalmente posare sullo schermo di qualche sparuta sala italiana. Ed è con la forza del suo dettato e della sua magia che questo "vento" si sta affermando, lentamente tramite quel fondamentale esercizio di critica e democrazia che è il passa parola". Dario Zonta, L'Unità, 8 giugno 2007

"Ecco un film che si prende tutto il tempo necessario per dire due-tre cose importanti con la forza, l'onestà, il gusto per la verità del buon cinema. E' girato nelle valli occitane del Piemonte, uno dei tanti angoli dimenticati del nostro Paese, ed è parlato in italiano, francese e lingua d'oc. Il film è scritto, recitato, ambientato con stile piano ma sapientissimo, sulla linea Olmi-Brenta-Piavoli, da un gruppo di non professionisti che lavorano in partecipazione. Il risultato è stupefacente per durezza (ed esattezza), ambientale e psicologica. Infatti è stato nei festival di mezzo mondo, ma in Italia esce dopo due anni. Che dire?". Fabio Ferzetti, Il Messaggero, 15 giugno 2007