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Laura Morante - La musa discreta

Roma 3 - 7 aprile 2007

Rassegna di film e convegno di studi presso sala "Trevi"

In collaborazione con Comune di Roma / Assessorato alla Cultura
Centro Sperimentale di Cinematografia / Cineteca Nazionale
Ministero per i Beni e le Attività Culturali

 

 

Una carriera ineccepibile quella di Laura Morante, iniziata da giovanissima sotto il segno della cultura di primo piano - in teatro con Carmelo Bene, al cinema con Giuseppe e Bernardo Bertolucci, Nanni Moretti, Gianni Amelio - e poi proseguita in italia e all'estero con risultati quasi sempre di alta qualità, e spesso condivisi con autori internazionali di grande prestigio: dal portoghese João Cesar Monteiro all'elvetico Alain Tanner, ai francesi Paul Vecchiali e Alain Resnais, e tanti altri ancora. Tra tutte le attrici italiane, la Morante è quella più legata al cosiddetto cinema d'autore (con alcuni registi si può dire che abbia svolto addirittura un ruolo da musa ispiratrice), e quella da sempre più disposta a cimentarsi con progetti ardui e con set internazionali impegnativi (ha soggiornato e lavorato a lungo in Francia, Germania, Portogallo, Spagna). Una bellezza classica e severa, un portamento altero delle spalle e del collo (dote ereditata da anni di scuola di danza, non certo dalle sfilate di moda), un'espressione ombrosa pronta però ad aprirsi al lampo del sorriso, un modo di parlare veloce, nervoso, con parole pronunciate con precipitazione ma sempre con precisione, Laura Morante è un'attrice moderna, per tanti versi unica nel panorama divistico nazionale. Un'attrice unica non soloper la sua riservatezza, gelosamente custodita come stile di vita, ma per la sua natura le capacità di esprimere (senza forzature) le ombre e gli inganni dei nostri tempi difficili, di incarnare personaggi femminili spesso sfuggenti, complessi e comunque non facilmente catalogabili nell'immaginario corrente: di volta in volta è stata misteriosa o solare, malinconica o ironicamente divertita, una sospetta complice di terroristi (Colpire al cuore), una professoressa inconsapevole oggetto di desiderio (Bianca), una madre vulnerabile colpita dalla tragedia (La stanza del figlio), o ancora, la moglie di Enrico Fermi (I ragazzi di Via Panisperna) e la scrittrice Sibilla Aleramo (Un viaggio chiamato amore). Sono state così rigorose le scelte della sua carriera, così compunto il modo di stare in scena, così perfezionista iI rapporto col lavoro del set, che per molti anni si è pensato che Laura Morante avesse solo, o soprattullo, il registro del cinema drammatico. Un pregiudizio dissolto immediatamente non appena le è stata offerta la possibilità di misurarsi con la commedia: indimenticabile, ad esempio, la sua interpretazione di Cecilia, in Ferie d'agosto di Paolo Virzì o come moglie isterica e velleitaria in Ricordati di me di Gabriele Muccino o come partner assolutamente all'altezza di un comico mattatore come CarIo Verdone in L'amore è eterno finché dura. In realtà, Laura Moranle è un'attrice autentica e completa, dotata di un'estesa gamma di toni espressivi, capace di raggiungere con naturalezza, e apparentemente senza sforzo, profondità interpretative insospenabili. Un'attrice di grande qualità che, malgrado i tanti film importanti interpretati nella sua lunga carriera, dà l'impressione di una potenzialità espressiva ancora da cogliere e mettere a frutto.

Film della RASSEGNA

Martedì 3 aprile: Apertura
• Ore 17.30: "La valigia dell'attore" videointervista di Fabio Ferzetti con Laura Morante, (2001), regia Guido Anelli - 30'
• Ore 21.00: "La stanza del figlio" (2001) di Nanni Moretti - 99'

Mercoledì 4 aprile: Ombre & Smarrimenti
• Ore 17.00: "Oggetti smarriti" (1971) di Giuseppe Bertolucci - 95'
• Ore 19.00: "Colpire al cuore" (1983) di Gianni Amelio - 105'
• Ore 21.00: "Danza di sangue" (2002) di John Malkovich - 124'

Giovedì 5 aprile: Sorrisi & Rabbie
• Ore 17.00: " Ferie d'agosto" (1996) di Paolo Virzì - 108'
• Ore 19.00: "Ricordati di me" (2002) di Gabriele Muccino - 100'
• Ore 21.00: " L'amore è eterno finché dura" (2004) di Carlo Verdone - 108'

Venerdì 6 aprile: Famiglie inquiete
• Ore 17.00: "Luci lontane" (1987) di Aurelio Chiesa - 99'
• Ore 19.00: "L'anniversario" (1999) di Mario Orfini - 76'
• Ore 21.00: "Coeurs" (2006) di Alain Resnais - 126'

Sabato 7 aprile: Desideri estremi
• Ore 17.00: "Bianca" (1984) di Nanni Moretti - 95'
• Ore 19.00: " Lo sguardo dell'altro" (1998) di Vicente Aranda - 97'
• Ore 21.00: "Un viaggio chiamato amore" (2002) di Michele Placido - 100'

CONVEGNO
• Sergio Toffetti - Direttore Cineteca Nazionale

RELAZIONI
• Patrizia Carrano
• Paolo D'Agostini
• Fabio Ferzetti

INTERVENTI
• Gianni Amelio
• Giuseppe Bertolucci
• Michele Placido
• Heidrun Schleef
• Carlo Verdone
• Paolo Virzì