Schede Film

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La giusta distanza (2008)

Regia: Carlo Mazzacurati
sceneggiatura: Doriana Leondeff, Carlo Mazzacurati, Marco Pettenello, Claudio Piersanti
fotografia: Luca Bigazzi
scenografia: Giancarlo Basili
musica: Tin Hat
montaggio: Paolo Cottignola
Interpreti: Giovanni Capovilla (Giovanni), Ahmed Hafiene (Hassan), Valentina Lodovini (Mara), Giuseppe Battiston (Amos), Roberto Abbiati (Bolla), Natalino Balasso (Franco), Stefano Scandaletti (Guido), Mirko Artuso (Frusta), Fabrizio Bentivoglio (Bencivenga), Ivano Marescotti (Ivan), Maria Rocco (Eva)
Produzione: Domenico Procacci per Fandango; durata: 106'


 

Sinossi: In un piccolo paese alle foci del Po si svolge la controversa relazione tra Hassan, un meccanico tunisino, e Mara, una giovane supplente che ha accettato l'incarico di insegnante a tempo determinato. Testimone degli avvenimenti, che vedono protagonisti i due amanti, è Giovanni, un giovane cronista, amico di Hassan, costretto a fare i conti con i suoi sentimenti e i doveri professionali.

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Centochiodi (2008)

Regia: Ermanno Olmi
sceneggiatura: Ermanno Olmi
fotografia: Fabio Olmi
scenografia: Giuseppe Pirrotta
musica: Fabio Vacchi
montaggio: Paolo Cottignola
Interpreti: Raz Degan (il Professore), Luna Bendandi (Zelinda), Amina Syed, Michele Zattara, Damiano Scaini, Franco Andreani
Produzione: Luigi Musini, Roberto Cicutto per Cinema 11; durata: 92'



Sinossi: Un giovane professore universitario in crisi si butta tutto alle spalle andando a vivere in una remota località sulle rive del Po. Il passaggio dalla vecchia alla nuova vita sancisce una sua nuova consapevolezza: i libri hanno mancato drammaticamente al loro compito di favorire la conoscenza tra gli uomini e, anzi, hanno contribuito a creare barriere e incomprensioni.

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Galantuomini (2008)

Regia: Edoardo Winspeare
soggetto: Edoardo Winspeare, Alessandro Valenti
sceneggiatura: Andrea Piva, Alessandro Valenti, Edoardo Winspeare
fotografia: Paolo Carnera scenografia: Sabrina Balestra
costumi: Silvia Nebiolo
musiche: Gabriele Rampino
montaggio: Luca Benedetti
Interpreti e personaggi: Donatella Finocchiaro (Lucia), Fabrizio Gifuni (Ignazio), Gioia Spaziani (Laura), Marcello Preyer (Barabba), Giorgio Colangeli (Carmine Za'), Beppe Fiorello (Infantino), Lamberto Probo (Fabio), Antonio Carluccio (Donato), Fabio Ponzo (Rocco), Antonio Perrotta (Claudio), Claudio Giangreco (Pino), Lorenzo Nicoli (Biagio), Federico Codacci Pisanelli (Ignazio bambino), Filippo Massari (Infantino bambino), Sofia Chiarello (Lucia bambina), Luigi Ciardo (Fabio bambino)
Produzione: Fabrizio Mosca per Acaba Produzioni, Rai Cinema
durata: 100'

 


Sinossi:
Ignazio e Ada si conoscono sin dall'infanzia. Sono cresciuti insieme, ma la loro diversa estrazione sociale, nel tempo, li ha divisi. Lui, figlio dell'alta borghesia dei "galantuomini", è diventato un magistrato; lei, figlia di contadini, si è data alla malavita e dirige un'organizzazione criminale. Una serie di eventi porterà Ignazio e Ada ad un forzato ravvicinamento.

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Si può fare (2008)

Regia: Giulio Manfredonia
sceneggiatura: Fabio Bonifacci, Giulio Manfredonia
fotografia: Roberto Forza
scenografia: Marco Belluzzi
costumi: Maurizio Millenotti
musiche: Pivio e Aldo De Scalzi
montaggio: Cecilia Zanuso
Interpreti e personaggi: Claudio Bisio (Nello), Anita Caprioli (Sara), Andrea Bosca (Gigio), Giovanni Calcagno (Luca), Giuseppe Battiston (Dott. Furlan), Giorgio Colangeli (Dott. Del Vecchio), Franco Pistoni (Ossi), Pietro Ragusa (Fabio), Maria Rosaria Russo (Caterina), Michele De Virgilio (Nicky), Carlo Giuseppe Gabardini (Goffredo), Andrea Gattinari (Roby), Natascia Macchiniz (Luisa), Rosa Pianeta (Enrica), Daniela Piperno (Miriam), Franco Ravera (Carlo), Bebo Storti (Padella), Giulia Steigerwalt (Chiara).
Produzione: Angelo Rizzoli per Rizzoli Film; durata: 111'.

 

Sinossi: Milano, anni Ottanta. Nello è un sindacalista in crisi professionale e politica che, per una forma di punizione, viene mandato a lavorare in una cooperativa di ex malati mentali. Contro il parere degli psichiatri, Nello si batte perché i ragazzi imparino un mestiere e siano in grado così di mantenersi economicamente, riappropriandosi della loro dignità. Un percorso difficile, a tratti anche drammatico, che sarà un'occasione di crescita per tutti.